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Alta Via N.1 – Tappa 6

Escursioni trekking Alta Via N.1 - Tappa 6 cortina

Difficoltà

Sentiero per esperti

Tempo

5 h 30'

Partenza

Rifugio Città di Fiume

Arrivo

Rifugio Palafavèra (o Rifugio Passo Staulanza)

Informazioni

Lunghezza:

12 km

Altitudine:

2.498 m

Dislivello positivo:

580 m

Dislivello negativo:

990 m

Descrizione

Rifugio Città di Fiume Arrivo Rifugio Palafavèra (o Rifugio Passo Staulanza) Dal Rifugio Città di Fiume si segue a sud est la buona mulattiera segnata con il n. 480 che porta ben presto alla Forcella Foràda (Foràta, sulla carta), 1.977 metri. Lasciata la mulattiera, che prosegue a nord est per la Val de Foràda, si prosegue a sud, sempre sul 480, per il Sentiero “Gino Flaibani”, che permette di traversare e quindi anche “circumnavigare” il massiccio del Pelmo. Riportatisi a sud est si vince un ripido canalone, si seguono magri pascoli d’alta quota e si scende un po’ fino a una spalla erbosa che si origina dalla Cima Foràda. Sulla destra si apre il selvaggio Circo di Val d’Àrcia. Si risale faticosamente il circo franoso che offre una splendida visione sulle superbe muraglie settentrionali del Pelmo e con un ultimo strappo si giunge infine alla Forcella di Val d’Àrcia, 2.476 m, piccola finestra sul grande Cadore. Dalla forcella si scende sulla destra, si attraversano due imponenti canaloni ghiaiosi e per buone tracce si raggiunge una spaziosa e ben evidente sella che ospita un corposo spuntone roccioso. Da questa si scende diagonalmente per la immane colata di ghiaie che scende dalla Forca Rossa, si passa nei pressi dell’inizio della Cengia di Ball (via normale per la vetta del Pelmo) e, con direzione sud, si raggiunge il Rifugio Venezia “Albamaria De Luca”, 1.946 metri. Il Rifugio Venezia rappresenta un eccellente posto tappa per chi volesse allungare di un giorno la “propria” Alta Via, oppure protrarre di un paio d’ore la facile e fantastica tappa seguente. Sorge su di un dosso nei pressi della Sella (o Passo) di Rutorto, 1.931 m, in invidiabile posizione panoramica sulle vicine Dolomiti del Cadore e alla base del superbo Pilastro Nord Est del Pelmo. Punto di partenza per la Cengia di Ball e la cima del Pelmo. Di proprietà della Sezione di Venezia del CAI è stato costruito nel 1892 e ristrutturato nel 1954. Aperto metà giugno a metà settembre, fa servizio di alberghetto di tipo familiare; 62 posti letto, più 10 nel locale invernale; servizi interni con acqua e doccia calda; illuminazione con gruppo elettrogeno e impianto fotovoltaico; Stazione di Soccorso del CNSAS “118”; telefono rifugio +39 0436 96 84 - +39 320 0103872. Email: [email protected] Dal rifugio si sale moderatamente a sud per il sentiero n. 472 e in breve si è alla Sella di Rutorto. Da questa si prosegue a sud ovest, dolcemente traversando sotto le imponenti pareti della Spalla Sud del Pelmo fino ai Lac (Lach) dove la Val de Cuna e la Costàuta si incontrano a quota 1.968 m circa. Ora si devia a ovest, si passa la base meridionale del possente Pelmetto in località le Mandre e si giunge nei pressi del Col delle Crépe Cavaliere dove il sentiero 472 continua per il Passo Staulanza. Si prende a sinistra (nord ovest) il sentiero n. 474, su terreno paludoso, che poco oltre gira decisamente a sud ovest e va a percorrere in discesa la Val del Ru Bianco fino a sbucare sulla strada Statale 251 in località Palafavèra, 1.507 m (Pala Favera, sulla carta), dove si trovano alcuni alberghi-rifugio e un camping. Il Rifugio Palafavèra è aperto da giugno a fine settembre e durante la stagione invernale; offre 25 posti letto e servizi d’albergo; telefono +39 0437 789133 email: [email protected] - www.palafavera.com.

Punti d'appoggio

Rifugio Venezia, Rifugio Monte Pelmo, Rifugio Palafavèra

Varianti

VARIANTE 1 - Dal Rifugio Città di Fiume al Rifugio Passo Staulanza: Chi volesse terminare l’Alta Via delle Dolomiti n. 1 al Rifugio Città di Fiume o non si sentisse di affrontare il grande giro del Pelmo attraverso la Forcella Val d’Àrcia e il Sentiero Flaibani, può prendere, dal rifugio, il sentiero n. 472 (ma anche la strada che passa per Malga Fiorentina, 1799 m) che lo porterà tranquillamente, dopo aver costeggiando a ovest le ghiaie del grande catino della Val d’Àrcia, in ore 1,30 allo stupendo Passo Staulanza, 1.766 m, sulla Statale 251. Possibilità di ristoro nel Rifugio Passo Staulanza, aperto da metà giugno a fine settembre, offre 50 posti letto. Tel. +39 338 7900120; +39 0437 788709). Email: [email protected] - www.staulanza.it Palafavèra dista da qui poco più di 4 chilometri a sud e la si raggiunge per la Statale 251. VARIANTE 2 - Dal Rifugio Città di Fiume al Rifugio Venezia e a Palafavèra: Raggiungete il Passo Staulanza (come da VARIANTE 1, in ore 1,30). Dai pressi del passo si prosegue sempre sul sentiero n. 472 (Anello Zoldano), si passa il Col delle Crépe Cavaliere e, per il Triól dei Cavài (Sentiero dei Cavalli) e la Sella di Rutorto, si raggiunge infine il Rifugio Venezia, 1.946 metri. Da qui, ritornando sui propri passi, in 2 ore si giunge a Palafavèra, come descritto nella Sesta tappa. VARIANTE 3 - Dal Rifugio Città di Fiume al Rifugio Coldài per la Casèra Bèla Mont o Vescovà e Pióda: Raggiungete il Passo Staulanza (come da VARIANTE 1, in ore 1,30). Dal passo si segue la Statale 251 a sud ovest per circa 750 metri fino ad un bivio sulla destra da dove si stacca una stradina che porta la segnaletica n. 568. La si segue fino al bivio di quota 1.700 m circa. Il ramo di destra (ovest) prosegue per la Casèra Fontanafredda. Si prende quello di sinistra (sud ovest), che va alla Casèra Monte Bói Vescovà o Bèla Mont, 1.722 m (ristoro), a 1 ora dalla Staulanza. Abbandonata la strada, si segue a sud ovest il sentiero n. 561 (Anello Zoldano), quindi a sud est fino a rientrare in una stradina a quota 1.885 m, dalla quale, circa 400 metri più avanti, si stacca sulla destra (ovest) un sentiero che porta alla Forcella di Alleghe, 1.816 m, e alla vicina Casèra di Pióda; 1 ora circa dalla Casèra Vescovà. Da Pióda si prende la comoda mulattiera segnata col n. 556 e in meno di 1 ora si raggiunge il Rifugio Coldài, 2.132 metri

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