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RICETTE

Ampezzane

PIATTI SALATI

Canederli

I chenedi in ampezzano, ricetta deliziosa tipica di una cucina povera ma genuina.

Ingredienti (per 6 persone)

– 5-6 rosette di pane raffermo tagliato a dadini
– erbette aromatiche a piacere
– 150 g di ricotta
– 3 uova intere
– 4-5 cucchiai di farina
– ½ cipolla
– burro e acqua q.b.
– formaggio grana
– sale, pepe e noce moscata

Le erbette vanno lavate, lessate, tritate e rosolate in padella con burro e cipolla tagliata fine. In una ciotola unite al pane precedentemente tagliato a dadini, le erbette, le uova, la ricotta, una manciata di grana, la farina, sale, pepe e noce moscata e un po’ d’acqua.
Amalgamate bene tutti gli ingredienti e formate con le mani delle palline del diametro di 4-5 cm, aiutandovi con la farina.
Fate bollire l’acqua salata e versate i canederli, cuoceteli per 15-20 minuti. Conditeli con formaggio grana e burro fuso.

Note: Come variante al posto della ricotta si può mettere un formaggio morbido a dadini e dello speck.
Secondo il gusto personale, si possono cucinare anche nel brodo.

Casunziei alle rape rosse

La tradizione descritta in un piatto.

Ingredienti (per 4 persone)

Per il ripieno:
400 g rape rosse
100 g rape gialle
200 g patate
15 g farina 00
1 cucchiaino di sale fino
1 pizzico di noce moscata

Per la sfoglia:
320 g farina 00
1 uovo
180 ml acqua
1 pizzico di sale

Per il condimento:
100 g burro
ricotta affumicata o formaggio (es Parmigiano)
semi di papavero

Preparate il ripieno in anticipo, anche la sera prima in modo che sia freddo e compatto. Cuocete le rape rosse e gialle e separatamente le patate al vapore. Frullate le prime, e passate le patate con lo schiacciapatate. Mescolate tutto assieme.
Tostate in un padellino la farina per il ripieno in modo che sia dorata e unitela al composto di patate e rape freddo. Condite con il sale e la noce moscata, quindi fate riposare fino al momento di fare i casunziei.
Per la sfoglia unite l’uovo alla farina, mescolate e aggiungete il sale e l’acqua, poca alla volta, finché l’impasto sarà morbido e lavorabile. Impastate su una spianatoia e formate una sfera, che farete riposare coperta per circa mezz’ora. Stendete la sfoglia sottile, in modo che in trasparenza si veda la vostra mano, infarinatela e con un coppapasta da 5-7 cm ricavate dei dischi. Su ognuno mettete un cucchiaino scarso di ripieno e chiudete formando una mezzaluna, sigillando bene i bordi. Spolverate un vassoio con farina, preferibilmente di semola, e disponetevi sopra i casunziei.

Ultimata la preparazione, portate a bollore una pentola d’acqua capiente e mettete il burro in un pentolino per essere scaldato. Immergete delicatamente i casunziei nell’acqua salata che dovrà sobbollire e cuoceteli per 5-6 minuti. Nel frattempo, portate il burro a una colorazione nocciola.
Scolateli con l’aiuto di una schiumarola, metteteli nei piatti, spolverate con la ricotta affumicata, oppure con un formaggio tipo Parmigiano, condite con il burro e rifinite con i semi di papavero. Servite subito.

Note: Questo ripieno è il classico invernale, d’estate invece potete prepararli con erbette verdi oppure con patate. Se volete dare un profumo in più al ripieno, potete aggiungere un pizzico di cannella, e magari qualche foglia di salvia al burro prima di scaldarlo.

Spätzle agli spinaci

Uno dei grandi classici di montagna.

Ingredienti (per 4 persone)

150 g spinaci lessati
120 ml acqua
3 uova
450 g farina 00
1 presa di sale
Noce moscata
Burro e salvia
Parmigiano

Mettete in un bicchiere del mixer gli spinaci, l’acqua, le uova, la farina, qualche grattugiata di noce moscata e il sale. Frullate a fondo, ottenendo un composto liscio e denso.
Portate a bollore una pentola d’acqua su cui poggerete l’apposito attrezzo per gli spätzle e fate scaldare dolcemente il burro con la salvia in un pentolino. Quando l’acqua bolle salatela, versate il composto per gli spätzle nell’apposito contenitore e muovetelo dolcemente avanti ed indietro, tagliando l’impasto che cola nella pentola attraverso i fori (in alternativa tagliate a pezzettini l’impasto come per gli gnocchi).
Lasciate sobbollire per qualche minuto da quando vengono a galla, scolate bene con una schiumaiola e impiattate con il burro aromatizzato e un’abbondante spolverata di Parmigiano.

PIATTI DOLCI

Šmòrn

Un dolce che mostra le radici della tradizione ampezzana, divisa tra Italia e Tirolo.

Ingredienti (per 4 persone)

2 Uova
250 g Latte
30 g Zucchero
125 g Farina
1 Mela
Marmellata

Fate la pastella sbattendo uova, latte e farina. Aggiungete la mela tagliata a pezzetti. Cuocete la pastella in una padella unta con olio o burro ben calda.
Girate la frittata e cuocete dall’altro lato. Tagliate nella padella la frittata a quadrotti e spolverate con zucchero semolato.
Servite la frittata cosparsa da zucchero a velo e accompagnata da marmellata a piacere.

Brazorà

Dolce focaccia delle feste ampezzane

Una treccia cosparsa di granella di zucchero composta a cerchio con un buco nel mezzo, proprio come un abbraccio. Era il dolce dell’invito a nozze: gli sposi andavano personalmente a fare gli inviti a ciascuno dai propri invitati. Era usanza nell’occasione portare in omaggio un brazorà con al centro 5 carafoi (crostoli) e 5 confetti.

500 g farina
80 g zucchero
80 g burro
5 uova
1 limone grattugiato
1 bustina di vanillina
16 g lievito di birra essiccato
80 g latte
Sale q.b.
Granella di zucchero per decorare

In un recipiente unite tutti gli ingredienti e accorpate il lievito sciolto in un po’ di latte tiepido. Lavorate il composto per circa mezz’ora e lasciatelo riposare per un’altra mezz’ora vicino ad una fonte di calore.
Dividete l’impasto in tre parti e formate una treccia chiusa a ciambella. Lasciate riposare ancora per mezz’ora. Spennellate la ciambella con tuorlo d’uovo miscelato con acqua e cospargere la granella di zucchero.
Infornate a 170 gradi per 40 minuti.

SCOPRI I DOLCI TIPICI DEI SESTIERI DI CORTINA

Kaiser-schmarrn

Questo dolce sensazionale riempie da sempre i palati ampezzani, semplice e immediato come tutti i gusti che perdurano nel tempo e nella tradizione.

Omelette, crêpe alpina

Quelle che chiamiamo omelette sono in realtà crêpes dolci, che ottengono un tocco alpino con l’uso della marmellata di mirtilli rossi, un prodotto tradizionale delle famiglie ampezzane.

Fartaia

Dolce unico e introvabile oltre i confini ampezzani, con una semplicità che cela note di infinita prelibatezza.

Tirtl

Prelibatezza che certifica la tradizione di Cortina in continuo scambio con quella Tirolese. L’impasto croccante e dolce, in contrasto con la morbida marmellata di ribes leggermente aspra, fanno del tirtl un dolce unico e imperdibile!

Nighele

I Nighele, una frittella tipica, solitamente un grande classico del carnevale ampezzano e attribuibile al sestiere di Azon. Una vera coccola.

Frittelle di mele

E come farsi mancare le frittelle ampezzane di mele? Neanche per sogno!

BEVANDE

VOV

Il liquore veneto alla crema d’uovo, da provare caldo, a temperatura ambiente o freddo.

Ingredienti (per 2 bottiglie da 1,5 lt)

1 lt latte fresco
800 g zucchero
1 baccello di vaniglia
10 tuorli d’uovo
200 ml di vino liquoroso secco, tipo Marsala
200 ml alcool puro

Scaldate in una pentola alta il latte con lo zucchero e il baccello di vaniglia aperto. Fate sobbollire finché lo zucchero è completamente sciolto, quindi lasciate raffreddare.
Sbattete leggermente i tuorli in una ciotola, unite poi il vino liquoroso secco e l’alcool, senza smettere di mescolare con la frusta. Unite i due composti, togliete la vaniglia e frullate velocemente a immersione per evitare che si formino grumi.
Conservate al fresco e al buio, sbattendo energicamente le bottiglie una volta al giorno. Si può consumare dopo circa 10 giorni, poi conservatelo in frigorifero.

Note: Se volete gustarlo in una tipica bevanda invernale, il Calimero, unite 1/3 di caffè espresso bollente, 1/3 di vov caldo, 1 cucchiaio di rum scuro, mescolate e mettete nelle tazze. Coprite con abbondante panna montata, una spolverata di cacao e servite.

Grappe di montagna

Una delle bevande più celebri con 40% di percentuale alcolica, ottenuta da bacche, frutti o erbe.

La grappa è un profumato digestivo adatto ad ogni occasione, da consumare a casa, nelle tipiche enoteche e caffè alla moda, oppure presso fattorie e rifugi di montagna: le opzioni sono infinite, sia in città che in alta montagna.
Sorseggiare un bicchierino di grappa fatta in casa sulle piste, per l’après ski o dopo un buon pranzo tradizionale come digestivo, è una tendenza ormai consolidata a Cortina d’Ampezzo, per godere del vostro soggiorno fino all’ultimo sorso.
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